Le Isole Andamane non sono neanche uno di quegli staterelli che si fanno vivi durante la sfilata della cerimonia di apertura delle Olimpiadi, perché politicamente appartengono all’India. Su alcune di queste isole vivono tribù indigene che sono state decimate dal contatto con individui appartenenti alle tribù di turisti occidentali perché non hanno le adeguate difese immunitarie, e per questo l’aver ucciso a frecciate un predicatore extracomunitario (più precisamente statunitense), che voleva comunicargli che Dio li ama e già che c’era insegnare loro il senso del peccato, è da considerarsi più che legittima difesa, e anche il nostro Ministro Anche Degli Interni sarebbe d’accordo. Però se questi indigeni sono deficitari dal punto di vista immunitario, non sono deficienti, e pare che grazie alle conoscenze acquisite diciamo sul campo, anche se qui si tratta prevalentemente di acqua, sono riusciti a scampare allo tsunami del 2004 rifugiandosi in zone più elevate. Si presume che dopo non si siano lamentati del mancato allarme della protezione civile né del fatto che lo Stato li abbia abbandonati, ma siano ritornati pacificamente alle loro attività di caccia e pesca, anche se purtroppo non a scopo ricreativo ma per banali ragioni di sopravvivenza.

Cartolina falsa non in vendita nelle tabaccherie andamanesi. La bicicletta sembra guardi il mare sognando le esotiche campagne fiamminghe.