La Zeriba 10 – Emma

Quale Emma chiederete voi. Non la bella ex ciclista Johansson, neanche l’ex capo degli industriali vade retro, perché qui parliamo di musica. E quindi Emma, ma quella giusta e non quella che dal colore del cognome si capisce che musica fa. Insomma Emma Pollock che da quando si è sciolto il suo ex gruppo, quei Delgados che prendevano il nome proprio da Perico Delgado, ha inciso solo tre dischi in 15 anni, il terzo nel 2016 intitolato In Search of Harperfield che conteneva Dark Skies, una canzone a metà strada tra il folk della prima Joni Mitchell e l’indie, parlando con licenza, del suo vecchio gruppo.

Dark Skies

Nuvole con scia d’aereo

La tecnologia non può farmi diventare bravo a fare le foto, però almeno questa tecnologia riproducesse i colori che vedo io, niente, e allora con i pochi mezzi che so usare cerco di variare i colori fino a ottenere quelli che credo di aver visto, ma dato che non ci riesco allora li distorco. Stasera, che poi non so perché le nuvole particolari capitano sempre di venerdì, non c’è stato bisogno di modificare niente perché è passato un aereo e la sua scia chimica ha virato e viziato i colori.

Non è vero ma qualcuno potrebbe crederlo.

Il Paradiso Dei Cani

Questo blog ogni tanto scrive di ecologia e ambiente, perché non costa niente come ben sanno i ragazzi che il venerdì non vogliono andare a scuola mentre gli altri giorni, almeno a detta della Ministra, sono felicissimi di stare in aula, e allora questo è un post ecologico perché ricicla un mio vecchio fumetto pubblicato dieci anni fa su una mia vecchia fanzine, e quindi “pubblicato” si fa per dire. Per di più il fumetto tratta di cani che, in quanto animali, sono pure biologici, e in particolare parla dello smaltimento dei cani, quindi un trionfo dell’ecologia.

La Zeriba Suonata – come ci si sente?

Se le manifestazioni in piazza non mi si confanno è perché ci tengo alla mia asocialità, ma ad altri non si confanno per censo, per estrazione sociale. Ieri un rappresentante dei commercianti diceva che le piazze sono per altri, perché già dire “le partite iva”, quelle care alla Fratella d’Italia, dà l’idea di qualcosa di “impettito e dignitoso” come direbbe Jane Fonda, però poi il capo commerciante ha chiesto i soldi lo stesso. Però delle manifestazioni ci sono state, e sono spesso degenerate, e andava tutto bene quando capitava ai lavoratori, ai no global, agli altri, ma, ammettendo e non concedendo la buona fede, come ci si sente a venire strumentalizzati e criminalizzati?

How does it feel, how does it feel? / To be without a home / Like a complete unknown, like a rolling stone

Un genere di manifestazioni di piazza che preferisco.

 

Statistiche illustrate – chi paga?

Un grido echeggiò per la campagna dove hanno il sole in piazza rare volte e il resto è pioggia che li bagna, dove ci sono bambine bionde con anellini alle orecchie tutte spose che partoriranno uomini grossi come alberi, ma quel grido non era: “Diavolo rosso dimentica la strada / Vieni qui con noi a bere un’aranciata”, bensì: “Arriviamo a Milano / Poi qualcuno pagherà”. Poi il Giro in qualche maniera è arrivato a Milano, si è cercato di rendere interessante il confronto alla pari tra due ragazzi alla pari, cioè partiti come domestici di mezzi capitani, giovani che sono promettenti come lo sono tutti quelli che passano al professionismo, dalla A di Albanese alla Z di Zilioli. Ma se qualcuno pensava che finito tutto al patron del Giro passasse l’arrabbiatura e dimenticasse le offese subite (dal Sacro Giro) si sbagliava, perché ieri è tornato sulla questione, però non sullo sciopero verso Asti, anche se ha attaccato le squadre che scendono sempre dalle nuvole e dicono di non sapere mai nulla dei loro corridori, e infatti in questi giorni è successo anche per una positività dell’altro genere, ma, tornando a Vegni, è intenzionato a chiedere sanzioni all’UCI per la Jumbo ritiratasi senza motivo e la EF che aveva chiesto la chiusura del Giro dopo due settimane. E qui Vegni ha detto un’altra cosa giusta, che se le regole del World Tour si possono infrangere tranquillamente il prossimo anno inviterà chi vuole lui e non le squadre di prima fascia che hanno il dovere più che il diritto di partecipare. E superare queste regole potrebbe significare lo svuotamento del World Tour stesso, ma potrebbe essere un bene per le corse importanti ma anche per le corse minori, per le piccole squadre che potrebbero avere più inviti ma anche per quelle grandi che a volte sembra partecipino a certe corse solo perché costrette e soprattutto in un’annata come questa sembra che abbiano portato alle ultime gare delle formazioni raffazzonate con i pochi non impegnati altrove e in grado almeno di salire sulla bici e non necessariamente di fare 10 km, non potendo tra l’altro far partire gli stagisti cui il world tour è vietato. La Jumbo Visma abbandonò il Giro dopo le prime positività al coronavirus lamentandosi di violazioni della bolla, di persone al di fuori di essa che circolavano negli alberghi, ma non mi risulta che ci sia niente di circostanziato e documentato per cui rimangono chiacchiere, in un ambiente in cui si fanno accuse generiche ma non si fanno  nomi, non si portano prove, e poi si finisce per ritrattare o scusarsi, e anche questo atteggiamento diciamo da gregge del plotone è stato criticato da Vegni, e peccato solo che tutte queste cose condivisibili le abbia dette nello stesso giorno in cui sono arrivati i risultati dei test alla Vuelta durante il primo giorno di riposo e non c’è stata una sola positività tra i ciclisti, come del resto accadde al Tour,  mentre al Giro ci sono stati Yates Krujiswijk e Gaviria.

E poi non deve essere facile una trattativa sindacale con le mascherine.

La Zeriba 10 – Thao scritto con l’acca

Basta parlare di Tao Coso Hart che è pure difficile da pronunciare, ma passiamo a Thao Nguyen della premiata ditta Thao & The Get Down Stay Down, che non sembra avere il favore unanime della critica: musica coerente o senza senso, suadente o irritante, furbetta o sperimentale pure troppo. A me mi piace e prima che finisca l’anno e con esso questa rubrica sulla musica che più mi è piaciuta nel decennio scorso ve la propongo di nuovo, tanto più che in questo blog inedita non è.

Holy Roller