Che la cosiddetta “rosea” fosse un giornale di gossip ne avevamo il sospetto, anche per quel luogo comune sul rosa le donne eccetera. Però a fugare gli equivoci ci ha pensato il giornale stesso che ha lanciato un inserto settimanale con chiacchiere sugli atleti fuori dall’agonismo. Ma anche sul sito roseo, tra video più o meno futili, bisogna mettere qualcosa di pepato, e allora ecco la chiacchiera vagante e inevitabilmente fumosa sull’inchiesta in corso in Austria, sacche di sangue, forse 40, dividiamole tra gli sport coinvolti, diamone di più allo sci da cui è partito tutto e al ciclismo resta ben poco, eh no, ci sono ciclisti coinvolti, non si sa chi, ma di quelli che fanno i grandi giri, accidenti, allora stiano tranquilli i tifosi di Totò e Scartezzini. Uno potrebbe anche cascarci se non fosse che di casi sgonfiati ne abbiamo visti tanti, ma questi polveroni possono nuocere alla carriera di qualche ciclista eventualmente coinvolto e al ciclismo in generale perché possono allontanare gli sponsor. Però non si può parlare neanche di polverone visto che della faccenda non ne parla nessun altro, neanche il sito italiano di gossip per radical chic. Tantomeno ne parlano in Belgio, dove però non possono bastare solo i brontolii di Lefevere che non è mai contento nonostante abbia la squadra più vincente. Insomma Het Nieuwsblad è in difficoltà, le poche cicliste forti del paese non stano attraversando un gran periodo, ma per fortuna in Belgio, nella Lotto Ladies che non è all’altezza della squadra maschile, c’è l’olandesina poco volante Puck Moonen, fidanzata di Eli Iserbyt, ciclocrossista di belle speranze con la faccia da rockstar mezzo sfigato. E Puck si è finalmente incazzata di essere considerata solo per il suo aspetto estetico e di essere stata criticata per i suoi continui ritiri in gara. Però è lei che posta su instagram e twitter tutte quelle foto con la divisa aperta sul davanti o in costume da bagno e cosa si aspettava? E poi è grazie a questo che si è meritata il suo ruolo in squadra, che è quello di presentare la divisa del club all’inizio della stagione. Ma Puck non ci sta e sfida i suoi denigratori, provassero ad allenarsi con lei. La ciclista si fa forte di un lusinghiero 71esimo posto alla Nokere-Koerse ma viene quasi il sospetto che quelle poche volte che arriva in fondo venga spinta dal pubblico, che del resto può trovare più gratificante spingere lei piuttosto che Stijn Vandenbergh, ma non pensate a male, solo perché l’ex gregarione di Boonen è pesante. E poi un invito del genere è pericoloso perché la sfida potrebbe davvero essere raccolta dai suoi fans e le strette stradine del Benelux avrebbero difficoltà a contenere un gruppone degno della maratona dolomitica.

Puck Moonen in azione sul pavé.