CEO e CEA

L’essere stati giovani in un certo periodo può distorcere il ricordo di quel tempo e portarci a pensare che allora era tutto più bello e più sano e più meglio e più eccetera. Ci si dimentica la scarsità di mezzi, che però non impediva di … no, no, impediva eccome. E se vai a rivedere un mitizzato programma televisivo di quegli anni ti chiedi: tutto qui? Ovviamente all’epoca si mangiava più sano e l’industria alimentare non era come quella di oggi, anzi, come dire? No, era proprio uguale. E dirò di più: in questo vituperato presente le cose possono anche migliorare. Prendiamo proprio l’industria alimentare: una volta la logica era la stessa di oggi: la ricerca del lucro. Per invogliare i ragazzi a mangiare pezzetti di formaggio industriale c’erano le raccolte punti per ottenere degli appetibili (certamente più di quel formaggio) e ricchi premi, tra i quali c’erano i pupazzi gonfiabili dei personaggi delle pubblicità. C’era Susanna, una bambina che oggi sarebbe vittima di bodyshaming, e c’erano i gattini Geo e Gea, ma per averli bisognava mangiare chili di sformaggio.

Le cattive abitudini alimentari permangono, si modificano, e saprete che il tentativo di convincere gli italiani a mangiare formaggi di qualità della filiera italiana, anche a costo di infilarglielo in gola con un imbuto, sono stati bloccati da polemiche gratuite ed esterofile. Ma ora è stata varata un’iniziativa interministeriale che, ricorrendo a fin di bene a quelle vecchie strategie di marketing, mira a educare i bambini a una corretta alimentazione, veicolando nel contempo messaggi dal forte significato civile e sociale. L’idea è semplice come un uovo di Colombo da galline italiane allevate a terra: comprando formaggi della filiera italiana si accumulano punti su una cacio-card personale, e con un numero di punti da stabilire con apposito Decreto Interministeriale si potranno ottenere i pupazzi di CEO e CEA che raffigurano due amministratori delegati di grandi aziende. Il fatto che si tratti di un pupazzo e una pupazza, e che la pupazza non sia una pupa che il pupazzo si spupazza ma un’amministratrice delegata allo stesso livello del collega maschio, è un forte messaggio a favore della parità di genere. Infine i gadget in questione sviluppano il senso di responsabilità dei bambini che dovranno imparare ad averne cura, perché CEO e CEA, come tutti i palloni gonfiati, basta poco per farli scoppiare.