Breve storia delle Giorgie

Agli inizi degli anni 80 c’era una cantantina pop che si faceva chiamare Giorgia ma aveva anche un cognome, perdipiù famoso: Fiorio, e con il nome intero, abbandonata la musica, è diventata un’apprezzata fotografa e anche teorica della fotografia con pubblicazioni e mostre.

Sappia che i fotografi possono sorridere, non è vietato.

Ma, senza offesa, la vera Giorgia della musica italiana è arrivata una decina di anni dopo, talmente portata per la musica da omettere il cognome Todrani che tanto musicale non suona. Brava cantante, simpatica, ma ha un problema di repertorio perché gli autori delle sue canzoni sono quelli che passa il convento italiano.

Chissà se mangia ancora troppa cioccolata.

Le Giorgie succitate sono uscite dai ristretti confini patrii, ma ci sono state anche delle omonime che sono arrivate in cima al Mondo. Giorgia Vecchini in arte Giorgiacosplay nel 2005 ha vinto il Campionato Mondiale della sua specialità, che però ha una denominazione diversa, ma era per capirci. La Vecchini pratica la multidisciplina: attrice, doppiatrice, cantante in gruppi che manco a dirlo suonavano canzoni degli anime, conduttrice, e infine, dato che ha dichiarato di non gradire la piega presa oggi dal cosplay, anche umarella (quale sarà il femminile di umarell?). Il cosplay sembra ancora una cosa recente recentissima ma già ci sono gli estremi per dire che non ci sono più i cosplayers di una volta.

Questo costume, che all’Eurovision passerebbe inosservato, al World Cosplay Summit di Nagoya vinse il primo premio.

E infine la Giorgia che di mondiali ne ha vinti tre e pure lei multidisciplinare: Bronzini che prima vinse il mondiale su pista nella corsa a punti e poi due consecutivi su strada battendo in entrambi i casi Marianne detta Marianne. Alla partenza della tappa del Giro 2014 da Caserta ero proprio nei pressi di Giorgia Bronzini che parlava col pubblico e anche dal vivo è una tipa divertente e simpatica, forse non per il Gen. Vannacci, pazienza.

Caserta, 2014

E a proposito di Vannacci detto Vannacci, concludo dicendo che se siete estimatori di qualcuna di queste Giorgie sappiate che nessuna si è candidata all’Europarlamento e quindi non c’è nessun motivo di scrivere “Giorgia” sulla scheda.